Olimpia Sile Vs RV Basket

RV senz'anima perde a Silea

I ragazzi dell’Under 17 Elite vanno incontro ad un’altra sconfitta nella seconda gara del nuovo anno al PalaSilea contro la formazione locale. Sconfitta meritata, va detto ad onore della prova gagliarda dei padroni di casa, che hanno mostrato più fame ed hanno meritato la vittoria. Ci si poteva aspettare che i trevisani entrassero in campo determinati e con il coltello tra i denti, per riscattare la sonora sconfitta rimediata nella gara di andata, e così è stato; la nostra squadra ha invece avuto un approccio molle e quasi distratto, forse pensando di poter disporre degli avversari a proprio piacimento. Di fatto è stata regalata agli avversari mezza partita, non avendo praticamente giocato i primi due periodi. Ancora fermo Edo Bettin, i dieci a referto non trovano il modo di arginare il gioco avversario, che mette in pratica con impegno quanto richiesto dal proprio allenatore: tanta intensità, pressione sul portatore di palla e squadra pronta a correre in contropiede. La partita comunque stenta a decollare: percentuali molto basse, il tabellone dice 3-3 dopo i primi cinque minuti e forse sta proprio qui la grande illusione dei nostri di essere venuti a fare una scampagnata. I padroni di casa prendono invece l’iniziativa e tengono ben stretto il pallino fino a metà gara. 14-8 alla prima sirena (con un misero 2/11 dal campo per RV), poi subito un altro 5-0 in un batter di ciglia alla ripresa del gioco. Coach Andrea è costretto a chiamare timeout per tentare di distogliere i suoi dal torpore che li attanaglia, ma senza sortire alcun effetto. 23-8 subito dopo, e una squadra che pare non avere anima. Si rivedono vecchi horror che francamente speravamo non si ripresentassero (almeno quattro palle perse dalla rimessa nella prima metà gara!), e ci si trascina fino al riposo lungo (32-19). I ragazzi restano nello spogliatoio da soli per un paio di minuti prima della ripresa del gioco, con coach Penso seduto in panchina, infuriato e scuro in volto. Qualcosa per fortuna succede, dal momento che possiamo finalmente vedere i gialloblu giocare a basket come sanno per quasi l’intero terzo periodo: la rimonta è entusiasmante per il pubblico al seguito, che può incitare i ragazzi con convinzione, ed è pressoché inarrestabile. Da -13 a -1 (38-37), con soli 6 punti nel periodo per i trevisani in palese difficoltà, prima che un piccolo errore nell’apertura del contropiede che poteva dare il sorpasso provochi quella che forse è la svolta dell’incontro: la palla è riconquistata dal Sile, che libera l’uomo al tiro da tre e trova la retina. Aggancio o sorpasso sfumato, torniamo in attacco (41-37) per quello che potrebbe essere l’ultimo possesso. Un passaggio sporcato, rimessa con poco più di tre secondi, troviamo il tiro ma non il bersaglio, e dopo il rimbalzo della difesa capitan Florian si inventa un tiro da fantabasket dalla propria metà campo sul filo della sirena. Oddio, pensiamo tutti dalle gradinate, vuoi vedere che… tabellata violenta e canestro! Ancora sette punti da recuperare (44-37), ma soprattutto ecco quello che serviva ai padroni di casa per riaccendersi e riprendere vigore quando più serviva. Di fatto Silea torna in campo per l’ultimo quarto con voglia rinnovata e la convinzione di potercela fare, mentre dall’altra parte noi sembriamo non crederci più e giochiamo l’ultima parte della gara quasi rassegnati e con sufficienza, sbagliando negli ultimi quattro possessi canestri piuttosto facili (alcuni anche da soli in contropiede) e consentendo così ai ragazzi di coach Orlando di conquistare con merito i due punti.
Questa la breve cronaca dell’incontro. Serve ora un serio esame di coscienza da parte di tutta la squadra, giacché nei momenti di difficoltà che sempre sorgono, più o meno complicati, nel corso di una partita di basket, è solo la forza del gruppo che può risolvere la situazione. Questo però significa che ognuno deve mettere il proprio mattone, nessuno escluso, e che il mio rimbalzo, se mi impegno a saltare di più, o una palla rubata, se riesco a recuperare il mio uomo, un assist al compagno ben piazzato in area, un arresto e tiro convinto, una difesa asfissiante e attenta assieme a tutti i miei compagni, un’entrata 1c1 ben deciso a battere il mio difensore, o anche solo incitare i compagni in campo se sto seduto in panchina, tutto questo può fare (e spesso la fa!) la differenza tra una vittoria ed una sconfitta. Dopo di che si può uscire dal terreno di gioco anche avendo perso, ma con la convinzione di avere dato tutto, e senza rimpianti. Sabato sera, al ritorno da Silea, di rimpianti ne avevamo invece tutti parecchi.
Ci attendono ora due impegni pressoché proibitivi con le prime due della classe. Saremo di fronte al nostro pubblico, e dobbiamo ritrovare lo spirito giusto proprio per uscire dal campo a testa alta, qualunque sarà il risultato finale. Facciamo in modo che anche Treviso e Favaro, se vogliono venirsi a prendere i due punti al PalaPonte, se li debbano sudare, e fino alla fine. Forza RV!!!