U.S. Virtus Isola Vs I Frogs Roncaglia

I Frogs che non ti aspetti

La squadra che la scorsa settimana ha perso malamente con Mestrino (e l’avverbio non è riferito tanto al punteggio finale, quanto all’atteggiamento in campo), dopo sette giorni è andata a vincere con grande autorità ad Isola della Scala, contro un avversario di tutto rispetto (7 vinte e 2 perse alla vigilia di questo incontro), sfoderando un prestazione davvero maiuscola. La reazione del gruppo c’è stata, eccome. Possiamo dire di aver visto nella palestra di Erbè la faccia migliore dei Frogs, quella che va (e resta) in campo determinata, convinta e coesa; che mette grande attenzione e disciplina in difesa per poi sfruttare e gestire al meglio i possessi; quella che, finalmente, nei momenti di criticità (che ci sono stati anche lunedì sera) sa reagire con prontezza ma razionalmente, senza farsi prendere dallo sconforto o andare in confusione. Lo scouting ci dice di buone percentuali al tiro, ben sopra le nostre medie stagionali (53% complessivo dal campo, 55% ai liberi) e pochi tiri da tre ma con alta precisione (5 su 10), di presenza concreta a rimbalzo (36 totali, 9 in attacco) e voglia di giocare assieme (12 gli assist, ben distribuiti tra tutti gli atleti). Vinti tutti i quattro periodi di gioco, a dimostrazione che il focus è stato mantenuto per l’intera durata dell’incontro, grazie anche alle indicazioni dello staff tecnico.
La cronaca: dopo tre tentativi infruttuosi è una tripla di Bressaglia ad aprire le danze, ben presto pareggiata da Griso in campo avverso (6 alla fine le “bombe” per Isola, ben 4 del numero 23); infiliamo ancora 6 punti di seguito per il primo break dell’incontro, sigillando bene la nostra difesa fin dall’inizio del match. Manteniamo il vantaggio di un possesso, ma i padroni di casa reagiscono e passano a condurre (17-14) prima di un altro 6-0 Frogs che ci riporta sopra di tre, poi mantenuti alla prima sirena (19-22). Spingiamo subito sull’acceleratore alla ripresa del gioco (19-27); la partita è bella da vedere, niente zone bulgare, le due squadre si fronteggiano a viso aperto giocando un bel basket, costruito per finalizzare a canestro. Si prevede già un punteggio finale piuttosto alto. Sul 31-40 coach Brentegani chiama timeout per scuotere i suoi e tentare di invertire l’inerzia, ma il nostro gioco è fatto di un’intensità e una concretezza disarmanti; il vantaggio si dilata fino al 32-46 (poi 34-46 all’intervallo di metà gara). Buone vibrazioni anche in tribuna tra i fedeli accompagnatori e sostenitori dei nostri, che nonostante tutto rosicano per un vantaggio che potrebbe essere anche maggiore, senza due/tre canestri divorati da sotto… Alla ripresa del gioco Tommaso Rizzi (che siede – poco – in panchina al posto dell’indisponibile coach Federico) e Luca Zanella danno ancora chiare indicazioni ai ragazzi sul piano partita; il loro lavoro sarà incessante per tenere “sul pezzo” i cinque in campo, sempre col sostegno dei compagni in panca. Arriva il +18 (37-55) ed un altro timeout a pieni decibel del coach veronese sortisce un minibreak di 4-0, ma la nostra serata è quella giusta perché riprendiamo ben salde le redini dell’incontro tornando a capo (44-62), salvo poi commettere qualche errore nella gestione degli ultimi possessi. Partiamo dal +15 nell’ultimo quarto (51-66) e siamo davvero bravi a non mollare l’attenzione nemmeno per un attimo, i nostri coach limitano le rotazioni dando fiducia al quintetto in campo, ogni episodio negativo viene subito trasformato in oro colato da giocate di squadra spettacolari che frustrano sul nascere i tentativi di rientro dei padroni di casa. Lavoriamo bene anche con il cronometro, non forzando mai una conclusione a canestro, e così arriviamo a due minuti dalla fine a +19. Ecco allora l’ultimo colpo di coda dei nostri avversari, con Griso che si mette ancora in evidenza (suoi ben 11 degli ultimi 13 punti veronesi). Ma siamo capaci di reagire ancora e chiudere sul 70-87 in un’esplosione di gioia finale di squadra e pubblico. Sportivissimi i tifosi di casa, che ci fanno i complimenti. L’auspicio è che sia la partita della consapevolezza: la capacità di reagire è stata dimostrata, ora alziamo l’asticella. Rispetto per tutti e paura di nessuno: forza Roncaglia!